«Il Figlio dell’uomo dirà loro “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare”». Se ami davvero una persona provi nel tuo intimo gioia se lei è contenta e tristezza se lei è triste; provi soddisfazione se è lodata e umiliazione se è maltrattata… Immaginate quello che provano un papà ed una mamma se un loro figlio sta male: soffrono ancor più che se la stessa cosa fosse accaduta a loro: l’amore rende una cosa sola! In questa prospettiva comprendiamo la pagina che leggiamo oggi del giudizio finale: ogni atto di misericordia compiuto verso una persona, Gesù lo considerato come fatto a lui stesso! Gesù prova lo stesso dolore di chi ha fame e di chi ha sete… se noi sfamiamo e dissetiamo lo facciamo a Gesù stesso! Non si può più scindere l’uomo da Dio e Dio dall’uomo! Non si può pensare di rendere culto a Dio prescindendo dalla cura dell’uomo! Quando pesiamo al nostro destino eterno non ci dobbiamo perdere in sterili speculazioni o in ipotesi fantasiose: il paradiso sarà semplicemente in base alla carità e alla generosità che abbiamo esercitato! Fare del bene concretamente spalanca le porte del paradiso! In che maniera… non ci deve interessare! Ci basti conoscerne la via… Buona giornata