«Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio». L’austero rito delle ceneri ha sempre il suo fascino. Un po’ di cenere in testa. Si tratta di quella cenere ottenuta dal falò degli ulivi avanzati nelle domeniche delle Palme degli anni precedenti. Le acclamazioni esultanti delle folle per Gesù che entra in Gerusalemme sono parole che vanno in fumo… solo cenere! È bene che ce lo ricordiamo che, troppo spesso, la nostra fede si riduce ad un fiume di parole e di gesti fumosi, senz’anima, senza cuore! Il cuore va svegliato… il Libro di Gioele suggerisce una vera e propria lacerazione! Occorre che feriamo il nostro orgoglio, la nostra autosufficienza, la nostra boria, il nostro egoismo… siamo solo polvere! La nostra consistenza è solo in Dio! Svuotare, spodestare il nostro io è la condizione perche Dio ritorni ad essere davvero il Signore della nostra vita… Non è una operazione indolore, tutt’altro! Fare spazio ad un altro nella vita richiede sacrificio: è Gesù che ce lo mostra con una evidenza schiacciante nel suo cammino pasquale… Gesù per far entrare l’umanità nella divinità ha dovuto perdere se stesso… morire… Ci mettiamo in cammino, dietro a Gesù: solo così la nostra polvere si apre al destino della gloria! Buona quaresima