Il Natale è annuncio di gioia, di luce, di speranza, di vita, di pace. Eppure alle parole dell’angelo, i pastori sono presi da grande timore. Che cos’è questo timore? È paura? No, direi proprio di no! Il timore è un dono dello Spirito. Si tratta della consapevolezza dell’importanza dell’avvenimento, del mistero, che si sta rivelando.

Di fronte a ciò da cui l’uomo è superato o c’è paura o spavalderia o timore. C’è paura nel momento in cui non si ha fiducia nel senso della realtà, per cui tutto è percepito come assurdo e destabilizzante. C’è spavalderia se si è superficiali e sciatti per cui tutto è indifferente e frivolo. C’è timore quando si ha consapevolezza della serietà dei fatti della vita e di fronte al mistero ci si pone in ascolto attento e rispettoso.

Rifuggiamo dal clima godereccio da cui è stato imbrattato il Natale: la scelta mondana di mettere ogni cosa nella prospettiva del ludico e del mangereccio distoglie dalla serietà e dalla impegnatività proprie dell’esistere! Non possiamo accontentarci di mangiare e bere senza prestare ascolto a ciò che la Parola ci annuncia! Il Natale è il modo del venire di Dio tra noi: lasciamoci prendere dal timore per non sciupare l’opportunità di incontrarlo!

buon Natale