Ieri sera ho incontrato un amico che mi ha raccontato le sue disavventure con la ragazza che frequentava e che io conoscevo molto bene. Era una ragazza che aveva un rapporto con Dio, a suo dire, molto stretto: pregava tanto… soprattutto, mi ricordo, recitava un’infinità di novene e di preghiere per ricevere grazie… Io le dicevo che non doveva considerare Dio come la compensazione dei suoi bisogni perchè Dio è amore: ama liberamente e desidera essere amato liberamente! Fatto sta che ora si dichiara totalmente atea… perchè? Perchè Dio non lo ha esaudita nelle sue richieste! Guarda caso, ha lasciato anche il ragazzo perchè non “esaudiva” le sue richieste… Una preghiera che pretende e si pone come criterio di verifica della bontà o no di Dio è una vera e propria aberrazione! È interessante come Gesù racconti una parabola sulla preghiera facendo riferimento ad un giudice ingiusto che non ascolta le richieste di una vedova che lo importuna… in maniera splendida Gesù mostra com’è, in generale, il modo di intendere Dio da parte degli uomini: un sovrano che arbitrariamente sceglie di ascoltare o no chi lo invoca… Guai a questa immagine di Dio! Dio è Padre! E in quanto Padre non ignora mai la supplica dei suoi figli! La preghiera non serve a lui ma a noi: per non dimenticarci mai che Dio è Padre e ci ama! Buona giornata