«Vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua». Il libro dell’Apocalisse ci offre uno squarcio di paradiso: uomini e donne di tutti i colori, insieme, ritti davanti all’Agnello! Chissà: si parla della terra o del cielo? Nel Padre nostro preghiamo che ogni cosa avvenga come in cielo così in terra… Forse l’Apocalisse stava parlando dei santi che già hanno attraversato la tribolazione della vita e hanno lavato le loro vesti con il sangue dell’Agnello ma anche dei santi che siamo noi, ritti davanti all’Agnello immolato, che stiamo bevendo il suo sangue nella speranza di essere resi figli per Cristo, con Cristo e in Cristo! La santità di Dio è qualcosa che si espande continuamente, non è mai conclusa: è una santità che ingloba la storia, le persone, la creazione intera… Tutto è pieno di Dio ma tutto geme e soffre nella schiavitù del peccato! Il mondo intero attende di essere liberato per poter esprimere in pienezza tutta la gloria di Dio! I Santi che oggi celebriamo, quelli che la Chiesa ha riconosciuto spiragli aperti sul mistero di Dio, sono capolavori di umanità cesellati dall’amore del Padre, figli umili e docili, trasparenza del Totalmente Altro nella carne! Bellezza allo stato puro: contempliamo e rendiamo grazie! Buona giornata