«Chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli». Tanti sono i discepoli. Sono tutti discepoli: è questo il tratto fondamentale del loro rapporto con Gesù. Ad un certo punto, Gesù, dopo aver pregato, sceglie dodici discepoli e li associa a sè in una maniera del tutto speciale. Perchè proprio quei dodici? Quali caratteristiche avevano in particolare per essere preferiti ad altri? Il Vangelo non dice nulla al riguardo… Due cose mi viene da dire: la prima è che non c’è uno spintonare di nessuno per avere tale incarico. La seconda è che chi è nominato non pone alcuna condizione e inizia a stare dietro a Gesù, vivendo con Lui e non perdendosi nemmeno una parola che usciva dalla sua bocca. Da qui alcune considerazioni: i ministeri nella Chiesa non devono essere mai un’ambizione o una ricerca di prestigio! Chiunque sia chiamato a svolgere un ministero ha come compito fondamentale quello di stare attaccato a Gesù, nient’altro! A volte mi sembra che ci si aspettino troppe cose da chi vive un ministero… sembra che debba avere chissà quali competenze e chissà quali qualità… Ciò che, invece, dovremmo chiedere è solo un amore forte ed esclusivo per il Signore! Buona giornata