«Non si parli fra voi – come deve essere tra santi – né di volgarità, insulsaggini, trivialità, che sono cose sconvenienti». Stiamo attenti a non dare una rilettura moralistica a questa splendida esortazione paolina! Non è il solito richiamo a non dire parolacce e a non utilizzare espressioni a doppio senso a sfondo sessuale, semplicemente perchè il sesso deve essere relegato alla sfera privata e segreta della vita come se fosse un vero e proprio tabu… San Paolo vuole ricordarci che la sessualità è una cosa seria e occorre parlarne con serietà e sensatezza! Purtroppo, per secoli, la Chiesa ha oggettivamente posto sotto un velo di mistero ogni discorso sulla sessualità… l’ha contornata di tutta una serie di divieti e di paure… Sicuramente c’era un intento buono ma ha sortito la reazione abnorme della modernità per cui la sfera sessuale è stata totalmente banalizzata e depauperata della sua grandezza! Oggi, ne sono convinto, occorre che da cristiani torniamo a parlare molto di più di sessualità! Occorre raccontare la sua bellezza, la sua capacità comunicativa, la sua tenerezza, il suo rinvio a Dio… Non serve soltanto che non si dicano più parolacce o non si facciano battute sconce tra amici! Bisogna testimoniare la gioia di chi, grazie alla fede, vive la sessualità come ricchezza da donare e non come istinto da assolvere! Buona giornata