«Avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace». È la preziosa esortazione che Paolo rivolge alla sua comunità di Efeso. È evidente come l’inimicizia, la contrapposizione, la rivalità, la divisione, siano mali che si sono insinuate nella Chiesa fin dai suoi primi inizi. L’uomo, per natura è sociale, ma non comunitario! È sociale nel senso che ha bisogno di stare con altre persone, non può vivere totalmente isolato, ma non che sia socievole e bendisposto alla relazione! Non è così difficile riconoscere questa realtà: non esiste comune, parrocchia, club, associazione, dove non si registrino tensioni, discordie, attriti, incomprensioni. Gesù ha insegnato ai suoi discepoli che Dio è comunione di persone: significa che pur essendo Padre e Figlio e Spirito santo, sono talmente uniti, da essere Uno! Così, coloro che rinascono nella fede, hanno il compito di conservare l’unità nella quale lo Spirito li costituisce: senza l’unità è evidente che non c’è vita divina! Il miracolo della grazia è quello di fare di uomini divisi un cuore ed un’anima sola! Pertanto, è bene che ci diciamo apertamente che nel momento in cui nelle nostre comunità non si cerca a tutti i costi di vivere nel vincolo della pace, Dio non è in mezzo a noi! Ne abbiamo di strada da fare… Buona giornata