«Il Padre della gloria vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui». Tutti i momenti di fede che viviamo nella vita hanno questo scopo: portarci ad una intimità profonda con il Signore! La conoscenza, infatti, nel linguaggio semitico, non ha la connotazione intellettuale e nozionistica che diamo noi oggi ma è, piuttosto, un’esperienza, un apprendimento della verità attraverso i fatti della storia! Per noi, nella nostra cultura scientifica, chi conosce è chi ha studiato tanto, ha tante lauree, così da parlare con cognizione di causa degli argomenti oggetto di approfondimento… Per un semitico, chi conosce è uno che ha vissuto tante esperienze, le ha vissute sulla sua pelle, e per questo può parlare con cognizione di causa. Nella fede avviene proprio così: ci sono santi che hanno studiato pochissimo ma che sono stati dichiarati dottori della Chiesa! Ci sono uomini e donne che parlano di Dio con molta più avvedutezza di tanti teologi! Occorre riconoscere che Dio, essendo persona, decide liberamente a chi rivelarsi! Dio non è un oggetto di cui si può indagare e argomentare! Per questo san Paolo prega perchè il Padre doni il suo Spirito: è l’unica strada attraverso la quale entrare nel mistero! Chiediamolo! Buona giornata