A volte ci viene da pensare che i contemporanei di Gesù siano stati davvero fortunati ad averne una conoscenza diretta perchè hanno potuto toccare con mano la sua grandezza e, pertanto, il credere è stato particolarmente semplice… io ritengo che questo ragionamento sia una semplice illazione! Siamo molto più fortunati noi oggi che godiamo della conoscenza e della ricca ricerca che tanti uomini e donne hanno, lungo i secoli, accumulato e che ora è a nostra disposizione: sappiamo molte più cose noi oggi dei contemporanei di Gesù! Del resto Gesù lo aveva detto a chi invidiava sua mamma perchè lo aveva potuto allevare e far crescere e, quindi, ne aveva una relazione più viva: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». La beatitudine riguarda la Parola di Gesù ascoltata e resa viva nei gesti e nelle opere… non la conoscenza della carne! Amo la Parola come non so che: avverto che nel momento in cui le si presta attenzione e la si ascolta profondamente, si apre e offre sprazzi di luce sul senso della vita che niente al mondo le può essere paragonato! Ascoltare la Parola non è un obbligo ma un piacere che nessuno si deve lasciar scippare! La beatitudine è assicurata! Buona giornata