Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Principati, Potestà, Virtù, Arcangeli, Angeli: così la tradizione struttura la gerarchia celeste. Sembra una ormai vetusta proiezione delle gerarchie nobiliari medievali… In realtà, ci possiamo vedere un po’ una sorta di rappresentazione dei diversi gradi di intimità con Dio a cui possiamo tendere. Mi sono imbattuto in questo scritto di San Gregorio Magno che mi ha molto incuriosito: ve lo propongo pari pari… l’ho trovato molto gustoso! “Vi sono alcuni uomini che si accontentano di conoscere e di annunciare ai fratelli piccole cose, e costoro sono uniti alle schiere degli Angeli. Altri aspirano a conoscere e ad annunciare i sommi segreti dei cieli, e costoro assomigliano agli Arcangeli. Coloro che agiscono ed operano in modo egregio corrispondono invece alle schiere delle Virtù. Vi sono uomini che mettono in fuga gli spiriti maligni con la potenza delle loro preghiere: questi vanno avvicinati alle schiere delle Potestà. Quelli invece che, per elette virtù, dominano su fratelli ugualmente eletti assomigliano alle schiere dei Principati. Gli uomini, poi, che riescono a dominare in se stessi ogni impulso malvagio sono vicini alle schiere delle Dominazioni. Coloro che contemplano il Signore e lo accolgono come in un trono dal quale giudica i fatti altrui sono uniti alle schiere dei Troni. Gli uomini che più degli altri ardono di fraterna carità sono annoverati nel numero dei Cherubini, perché “cherubino” significa pienezza di scienza e, secondo san Paolo (Rm 13,10), la pienezza della legge è la carità. Vi sono infine altri uomini che, accesi soltanto dall’ardore di contemplare l’Altissimo, non desiderano nulla delle cose di questo mondo e perciò si nutrono solo dell’amore di Dio. Costoro, il cui cuore brucia e sfavilla, ricordano le schiere dei Serafini”. Mettiamoci in cammino… Buona giornata