Buongiorno a tutti! Desidero iniziare questo dialogo con voi a partire dalla Parola quotidiana: semplicemente per lasciarci guidare da un pensiero che venga da Dio e non dal grande vociare del mondo. Sarà un’umile condivisione di quello che a me suscita la meditazione sulla Liturgia della Parola del giorno. Buon cammino, fratelli e sorelle carissimi!

Nell’ottica del Vangelo tutto è ribaltato: ciò che è piccolo è grande e ciò che è grande è piccolo «Chi è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande». È difficilissimo per noi entrare in questa logica: il nostro io ci porta costantemente a lavorare per una affermazione non certo per una marginalità! Il nostro io vuole contare, vuole incidere, vuole essere rilevante… è un istinto fortissimo! Io lo sento chiarissimo in me. Se, però, è vero che il nostro io vuole occupare testardamente la scena è pur vero che questa operazione costa una fatica e una lotta incredibili! Ci sono un affanno e un logoramento impressionanti… ne usciamo tutti affaticati e oppressi! Oggi si dice stressati… Sarebbe tutta un’altra cosa se noi facessimo semplicemente quello che siamo in grado di fare, senza operare sempre per questa smania di emergere! Tra l’altro: nel momento in cui facciamo quanto è nelle nostre corde, avvertiamo non solo meno stanchezza ma raggiungiamo obiettivi del tutto significativi, unanimemente riconosciuti! Il mondo – gestito dal potere del male – per la nostra gloria ci ruba la vita… il vangelo, al contrario, desidera liberarci e ci offre una strategia di uscita vivendo la vita in maniera disinteressata, occupandoci solo di amare, senza orpelli e senza contorni! Sarà il Signore ad essere esaltato in noi… molto meglio per noi e per tutti! Buona giornata