XXIII DOMENICA T.O. – 6 settembre 2020

Mt 18, 15-20
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

LA PAROLA PROPOSTA DAI NOSTRI SACERDOTI:

AVRAI GUADAGNATO IL TUO FRATELLO

Giobbe: “Tu dici: “Il mondo è cattivo” E io dico: “Il male è nel mondo”. Queste due frasi si assomigliano come due gocce d’acqua, eppure una è di acido e l’altra è di acqua salata. I nostri due bordi sono molto vicini, fratello mio, ma sono separati da un abisso vertiginoso. Le nostre due facce appartengono alla stessa medaglia, ma non guardano nella stessa direzione”

Dal libro “Giobbe o la tortura degli amici” di Fabrice Hadjadj

In questo testo del filosofo francese, l’atteggiamento di Giobbe si differenzia da quello del suo amico nel modo di guardare il mondo, sembra una differenza di poco conto, ma in realtà procura una separazione enorme.

Nella frase che vogliamo proporvi questa settimana abbiamo intravisto la stessa dinamica.

Dio, di fronte a una colpa commessa, invita l’uomo offeso a non soffermarsi sul peccato, ma a mettersi in cammino per “guadagnare” il fratello.

Ognuno di noi può continuare a guardare il passato, a rimuginare sul torto subito, oppure può guardare al futuro e muoversi verso il fratello.

Ognuno di noi può pensare di avere un rapporto perfetto con i fratelli perché senza tensioni, invece di sperimentare che dalla colpa e dal perdono può nascere una fraternità nuova.

Ognuno di noi può pensare che di fronte a un torto subito sia meglio tacere, invece di parlare evitando che il silenzio crei una distanza enorme.

Ognuno di noi può continuare a vedere nell’altro un estraneo, un nemico, invece di un fratello da guadagnare e da amare.