XXXII T.O. 10 NOVEMBRE 2019 Lc 20, 27-38
Poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio
La questione che viene messa a tema è quella della risurrezione.
I sadducei, tradizionali negatori della risurrezione stessa, cercano con un caso arzigogolato di ottenere l’approvazione di Gesù alla loro tesi. La posizione di Gesù è ferma. Egli, che la tradizione cristiana chiamerà il Risorto, non si lascia irretire nella cavillosa questione e da la sua risposta a partire da alcune affermazioni di principio.
Non si può pensare la vita futura secondo le logiche di questa vita.
Quelli che sono giudicati degni della vita futura…. Non possono più morire, perché sono uguali agli angeli…e poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Chiaramente per Gesù la risurrezione non è una questione secondaria e perciò rafforza la sua tesi con un’altra argomentazione biblica sostenendo che i grandi patriarchi dell’antichità sono “vivi” perché Dio è il Dio dei viventi.
Il brano diventa una conferma importante della grande verità della risurrezione.
L’insegnamento dei vangeli e di Paolo mettono in evidenza che la risurrezione di Gesù è il fondamento di tutta la nostra fede.

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