XVII DOM. T.O. – B – 29 LUGLIO 2018
«C’è qui un ragazzo che ha cinque pani» (Gv 6,9a)
Gesù è attento alle esigenze degli uomini e, anche nel caso di questo vangelo, l’amore per coloro che lo seguono lo porta a preoccuparsi per il cibo di cui hanno bisogno. La folla ha fame e Gesù, secondo un grande gesto di carità, si fa carico del bisogno della gente.
Questa stessa situazione si ripresenta ogni volta che viene celebrata l’Eucaristia, mistero nel quale Cristo viene incontro alla fame di eternità degli uomini con il suo intervento divino, moltiplicando sull’altare il nutrimento santo a favore di coloro che, ben disposti, si accostano a lui.
Di fronte a questo genere di fame nulla possono fare le forze dell’uomo, «cos’è questo per tanta gente?» chiede Simon Pietro davanti ai pochi pani e pesci che il ragazzo aveva da offrire. Ma proprio a partire da quel poco, dalla semplicità del pane, alimento base, da quello che possiamo offrire noi per quanto ci sembri a volte insignificante, Gesù compie un grande miracolo e circa cinquemila uomini vengono sfamati.
Non dobbiamo mai smettere di avere fiducia nell’amore e nella potenza di Dio, lui solo può venire incontro ai nostri bisogni, anche a quelli che ci sembrano senza soluzione. Cerchiamo piuttosto di essere sempre pronti ad offrire tutto il poco che possediamo per creare le condizioni in cui lui possa agire e trasformare ciò che sembra privo di importanza in grazia da riversare sull’umanità affamata.