III DOM. QUARESIMA – B – 4 MARZO 2018  Vangelo Giovanni 2, 13-25
«Non fate della casa del Padre mio un mercato» (Gv. 2,16b)
L’ammonimento di Gesù deve scuotere i nostri animi nel profondo, con queste parole il nostro Maestro ci mette in guardia sul modo in cui stiamo vivendo il tempo quaresimale di preparazione alla Pasqua. I fioretti, le rinunce, i digiuni e le opere di carità che abbiamo scelto di mettere in pratica hanno bisogno di essere ogni giorno ricalibrate. Siamo chiamati a vigilare con grande attenzione affinché ad animare tutte queste pratiche, che dovrebbero scandire il nostro cammino di conversione, non sia una logica di mercato. Che non ci sia dentro di noi il pensiero che, in cambio della fatica che facciamo con i sacrifici quaresimali, Dio diventi nostro debitore e sia tenuto a darci in cambio qualche cosa. Che si tratti della salute, del benessere, della salvezza. Non possiamo intendere il cammino della Quaresima come un dazio da pagare per ottenere il premio da Dio. La casa del Padre non sia un mercato!
La salvezza non può essere contrattata, la salvezza è un dono senza prezzo che passa attraverso la distruzione del tempio di Dio, luogo della sua presenza, che è Cristo stesso, e la sua ricostruzione a distanza di tre giorni, nella risurrezione.
Cancelliamo le idee di Dio sbagliate che abbiamo in mente, confidiamo nella sua infinita misericordia che salva chi si accosta a lui col cuore libero e pentito, non coloro che accumulano fatiche e sacrifici, utili soprattutto ad innalzare la considerazione che essi hanno di se stessi.