“Donna, grande è la tua fede!”   XX DOMENICA T.O.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 15, 21-28)
Sette giorni fa, la liturgia ci aveva posti di fronte all’esempio di Pietro nella tempesta, con la sua invocazione (“Signore, salvami!”) e con il rimprovero fattogli da Gesù: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?”. Oggi, troviamo la figura di una donna straniera, che chiede l’intervento di Gesù per la guarigione della figlia con parole simili a quelle dell’apostolo (“Signore, aiutami!”), e che ottiene un complimento tra i più alti del Vangelo, pressoché opposto a quanto detto a Pietro: “Donna, grande è la tua fede!”.
L’evangelista Matteo ci aiuta, dunque, ad affrontare la dimensione della fede andando al di là dell’ovvio: si può trovare più fiducia, più disponibilità ad abbandonarsi alla forza di Dio, in chi, secondo le nostre categorie, non è “dei nostri”, è “uno di fuori”, è esterno alla comunità, in chi, solo all’apparenza, è miscredente e lontano.
Il linguaggio duro nei confronti della donna straniera consente a Gesù di farne emergere tutta la positività, la ricchezza del suo animo, la capacità di affidamento. Ancora una volta non è ciò che appare, ma ciò che si nasconde nel cuore delle persone ad essere decisivo.
Il Vangelo è lieta notizia per tutti, senza distinzione alcuna: per poterlo accogliere non è perciò necessario un legame di sangue o l’appartenenza ad una cultura, ma un cuore libero come quello della cananea.