“Ma bisognava far festa e rallegrarsi…”
Le parole riportate nel passo odierno potrebbero essere definite “il Vangelo del perdono!” o ancora meglio “La gioia di Dio che trova ciò che ha perduto!” Gesù attira la nostra attenzione particolarmente sulla figura del Padre che ama i propri figli non perchè buoni o amabili, ma solo perché figli e che il suo amore gratuito renderà migliori! I due fratelli sono entrambi insoddisfatti perché non conoscono il Padre: il minore ritiene che il Padre gli tolga la libertà e la cerca lontano senza trovarla. Il maggiore rimane in casa ma insoddisfatto perché obbedisce da servo e si priva da solo della gioia finale.
E il Padre? Li riconosce comunque come figli e non pensando a sé ha per ciascuno un amore che non toglie neppure la libertà sbagliata, pronto sempre al perdono. E quando il figlio ritorna a casa, il Padre, senza alcuna forma di ritorsione, corre incontro a chi si era perduto con una compassione e un amore che fa sempre il primo passo oltre ogni calcolo e convenienza sociale. Anche verso il figlio maggiore il Padre manifesta amore e tenerezza paterna e perdono: a cercarlo invitandolo alla festa per il fratello.
Questo è il Dio rivelato da Gesù, un Dio il cui agire è fuori dalle nostre logiche e prassi familiari e sociali. Eppure proprio qui sta il Vangelo del perdono: l’ultima parola non è quella del male fatto, ma quella dell’amore che racchiude sempre il perdono . Sapremo noi cristiani assomigliare almeno un po’ al nostro Padre? Ci sforzeremo (come hanno fatto i santi) di adeguare sempre più mentalità e comportamento al Vangelo che si viene annunciato ogni domenica ?
“Ma bisognava far festa e rallegrarsi…”