“E’il Signore!”
Il grido di Giovanni è un invito a riconoscere il Signore. I racconti delle apparizioni dopo la risurrezione dicono la volontà di Gesù di confermare la fede dei discepoli anche se ribadisce a Tommaso e agli altri apostoli beati quelli che non hanno veduto e hanno creduto
La fede è il fondamento dell’esperienza religiosa, il punto di partenza e la condizione perché ci sia tutto il resto.
E’il Signore! Dobbiamo riconoscere il volto del Signore nelle varie situazioni della vita dove lui c’è anche se non è immediato coglierne la presenza. Il fratello, l’eucarestia, la parola, la croce, la volontà di Dio nelle circostanze più diverse della vita sono soltanto alcuni degli spazi dove dobbiamo cercarlo con insistenza. Riconoscerlo diventa ogni volta un esercizio di fede. Il suo esserci infatti diventa stimolo a mettere in pratica il suo insegnamento, e la sua parola vissuta ci fa fare l’esperienza della santità. Qui c’è tutto il dinamismo della fede che parte dall’accogliere il Signore e arriva a consegnargli la nostra vita.
Allora questa settimana proviamo a riconoscerlo con assiduità.