“E vide e credette”
I due verbi utilizzati da Giovanni nel suo vangelo evidenziamo i due fattori fondamentali della Pasqua: la risurrezione di Gesù e la fede dei discepoli in questa risurrezione. I discepoli vedono il sepolcro vuoto e rileggono le parole, ascoltate da Gesù quando era vivo, che si riferivano alla risurrezione dai morti.
Gesù risorge, riporta la sua vittoria sulla morte, attestando di essere più forte della morte. Emerge la sua divinità.
I discepoli riconoscono la sua risurrezione e la colgono come la proclamazione del suo essere Dio: S. Tommaso a distanza di una settimana dirà: mio Signore e mio Dio.
La Pasqua nasce da un fatto storico che diventa esperienza di fede. Questa esperienza di fede a sua volta fonda la risposta dell’uomo all’amore del Padre che manda il suo Cristo a morire e a risorgere.
La fede è una virtù teologale il che vuol dire una virtù dono di Dio. Prima della risposta dell’uomo che è la fede, c’è il dono di Dio che è lo Spirito santo.
Facciamo Pasqua ritrovando nella sua interezza l’esperienza di fede.