“Una vedova povera vi gettò due monetine.”
Gesù individua nell’esperienza religiosa diverse tipologie di protagonisti. Quelli che non danno niente. Sono quelli che fanno le cose solo per farsi vedere, che divorano le cose delle vedove. Per questi l’esperienza religiosa non è un dare ma un prendere.
Ci sono poi quelli che danno il loro superfluo. E’un dare che non mette in discussione la vita, che lascia le cose come stanno. Anche questa non è una vera esperienza religiosa.
Infine c’è la vedova povera, la categoria di quelli che danno tutto. Questi nella religione giocano la loro vita in un modo totale. Ci credono veramente. Gesù si preoccupa di far capire ai suoi discepoli che solo quest’ultima è la religione che lui va predicando.
Il dare fa bene a chi riceve, ma fa bene soprattutto a chi dà.
Le cose quando le teniamo strette sono cose che abbiamo. Quando diamo, le cose che non abbiamo più, permettono alla nostra umanità di avere più spazio, di crescere.
Si disinveste nell’avere e ci si ritrova più ricchi nell’essere.