“Venite in disparte, voi soli.”
Il brano registra due situazioni diametralmente opposte.
Da una parte la folla che cerca con insistenza l’incontro con Gesù per ascoltare la sua parola e sperimentare i suoi benefici. Dall’altra il bisogno di solitudine che Gesù vede fondamentale per i dodici al fine di non essere divorati dalle cose da fare.
Venite in disparte, voi soli.
Il silenzio, la solitudine, la preghiera appaiono momenti irrinunciabili nella vita del discepolo perché sono passaggi che privilegiano l’incontro con Dio. Il fare ha sempre bisogno di questa premessa per non essere un fare fine a se stesso. Un rapporto con Dio coltivato e mantenuto attraverso il silenzio e la preghiera dà al fare uno spessore completamente diverso. Qui il fare diventa l’occasione per trasmettere il Dio presente dentro di noi. La forza della Parola si definisce per una sua potenzialità legata al fatto di essere la Parola di Dio. L’autenticità di chi l’annuncia è un pezzo importante in vista del come la Parola arriva a chi ascolta. Questa settimana curiamo anche noi il silenzio e la profondità per diventare discepoli sempre più autentici.