“Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvato.”
E’ il momento dell’ascensione. Gesù ritorna al Padre e affida ai suoi discepoli la continuazione della sua missione: andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura chi crederà e sarà battezzato sarà salvo. La strada della salvezza è tracciata con precisione. Ci vuole il Vangelo che deve essere predicato e fatto conoscere a tutti. Il Vangelo deve essere accolto e vissuto. Il battesimo chiude questo mandato che ha appunto per oggetto la salvezza dell’uomo.
Questa settimana ci concentriamo sulla seconda parte della frase evangelica che dice la risposta dell’uomo alla predicazione dei discepoli. Vengono in evidenza due aspetti del mistero: il credere dice l’aspetto morale, il battesimo quello sacramentale; insieme formano una sintesi che è la salvezza. La parola predicata deve essere creduta. Non si crede solo con la testa. Si crede mettendo in pratica quello che si crede. Credere è il termine più preciso per indicare la parola annunciata, accolta, conservata nel cuore e trasformata in vita. Il battesimo è il radicamento nella Trinità attraverso Cristo che dona al discepolo la Grazia. La Grazia è la vita di Dio in noi. Dal punto di vista esistenziale il “vivere la vita di Dio” e il “vivere la Parola” si sovrappongono perfettamente.