“Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto”
Tommaso, con la sua fatica a credere, è un’immagine plastica dell’uomo di oggi. Nel racconto siamo sempre colpiti dall’incredulità di Tommaso. L’accento però è messo sull’amore di Gesù che non lascia Tommaso nella sua incredulità ma con i fatti e con le parole gli fa fare l’esperienza della fede. Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto. La fede teologicamente è sempre una virtù teologale e quindi è sempre dono di Dio. Proprio perché viviamo in un mondo dove tanti non credono più, dove tanti hanno dentro molte domande sulla fede, soggettivamente anche per il credente la fede non è scontata ma frutto di una ricerca a volte sofferta. La parola di Gesù che proclama beati quelli che credono senza avere visto diventa molto stimolante. Non scandalizziamoci se ci vengono tante domande. Facciamo tante opere dettate dalla fede. Secondo S. Giacomo le opere della fede sono la vita della fede. Tante opere sono la testimonianza che la nostra fede, magari sofferta, è viva e feconda.