“Questo è il mio sangue dell’alleanza che è versato per molti.”
Con la domenica delle palme comincia la settimana santa.
E’ fondamentale cogliere la verità profonda di che cosa vuol dire celebrare i santi misteri. Questo è il mio sangue dell’alleanza che è versato per molti. Nell’ultima cena Gesù dà ai suoi apostoli il calice del suo sangue. Sulla croce, poche ore dopo, quel sangue, Gesù, lo versa drammaticamente fino all’ultima goccia. Nella storia di Gesù la cena non è senza la morte reale e la morte reale non è senza la cena. Fate questo in memoria di me. La celebrazione del mistero è la strada che Gesù ha scelto perché la sua morte storicamente compiutasi duemila anni fa diventasse esperienza attuale per ogni uomo. La celebrazione non è puro rito. La celebrazione conduce necessariamente all’esperienza storica. Detto in altre parole c’è una triangolazione: la morte di Gesù in croce, la celebrazione del mistero, la vita della Chiesa dentro cui c’è la mia vita. Celebrando il mistero diventiamo capaci di dare la vita per i fratelli come Gesù l’ha data per tutti gli uomini. Come l’ultima cena anche il nostro celebrare è autentico se ha un “dopo” nel quale quello che abbiamo celebrato diventa l’atteggiamento di fondo della nostra vita.