“Perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.”
Il brano è un trattato meraviglioso sulla dottrina della salvezza. La salvezza dell’uomo ha due passaggi fondamentali: la morte di Gesù sulla croce e la fede dell’uomo in quel Gesù che è morto per lui.
A rendere problematico questo incontro tra l’uomo che crede e il Dio che muore c’è un’ affinità tra la malvagità delle opere dell’ uomo e le tenebre che si oppongono alla luce che è venuta nel mondo.
Gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce. Lo scontro è tra due amori. Quello degli uomini che appunto hanno amato più le tenebre che la luce e quello di Dio che ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito. Questo amore di Dio proprio perché è di Dio e quindi sostanzialmente diverso da quello dell’uomo alla fine diventa la speranza della salvezza. La fede è incompatibile con le opere malvagie. Credere infatti è riconoscere che Dio è amore e adeguare il nostro modo di agire al modo di essere di Dio. In questa logica la morte di Gesù costruisce la salvezza eterna e cambia la storia dell’uomo in storia di salvezza. Tempo ed eternità non sono più opposti e la salvezza è salvezza globale.