“Portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore.”

Luca racconta la presentazione di Gesù al tempio reinterpretandone il senso. L’antica legge diceva che ogni maschio primogenito apparteneva al Signore. Luca introduce un personaggio, Simeone, del quale, si dice, lo Spirito Santo era con lui. Simeone profetizza che questo bambino  è la salvezza preparata davanti a tutti i popoli,è la luce, è la gloria d’Israele. Nel  linguaggio di Luca quel bambino non solo appartiene al Signore ma è il Signore.  Si sente quasi riecheggiare il linguaggio dell’Antico Testamento. Quel bambino è la gloria di Dio che riempie il tempio di Gerusalemme.

Il brano è un invito pressante a cercare in Gesù la salvezza.

Quel bimbo, proprio perché è Dio, cambia la vita di ogni uomo. Ma bisogna accoglierlo e farlo diventare la Presenza più importante nella nostra vita. L’anima di Simeone che l’ha atteso e cercato per tutta la vita, ci dice il “come” anche noi dobbiamo stare di fronte a lui.