“Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”

Il tempo di Pasqua ci ha portato a contemplare in profondità il mistero della vita di Dio che si manifesta nella resurrezione di Gesù e nella sua azione all’interno della storia. Oggi la liturgia ci porta a contemplare un’altra faccia dello stesso mistero pasquale, quella dell’Ascensione di Gesù al cielo nel suo corpo crocifisso e trasfigurato dalla Resurrezione.

Con la sua salita al cielo, Gesù fa della sua assenza fisica una presenza invisibile, una compagnia nei confronti dei suoi discepoli di ogni luogo e di ogni tempo, che si esprime nella promessa: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

La promessa di questa presenza invisibile e nascosta richiede al credente, a ciascuno di noi, di essere accolta e testimoniata al mondo attraverso una condotta di vita abitata in profondità dalla presenza del Risorto; questo è il significato dell’invito fatto da Gesù ai suoi: «Andate e fate discepoli tutti i popoli». Un compito importante che ci viene affidato da Gesù e che ci rende responsabili di fronte al mondo, a cominciare dalle situazioni più umili e ordinarie, all’interno delle quali dobbiamo essere immagini vive del Cristo.

La promessa che oggi, nella ricorrenza della solennità dell’Ascensione al cielo, Gesù fa a noi ci riempiono di speranza e ci rendono donatori di speranza ad un mondo spesso disperato: Gesù è accanto a noi sempre e non c’è situazione che non possa accogliere la sua presenza consolante. Sta a noi prendere sul serio questa promessa per sperimentarne la verità sempre, a partire dalla vita di tutti i giorni.