“Tra noi e voi è stato fissato un grande abisso”

Ancora la ricchezza! Sì, la ricchezza smodata di pochi causa la miseria di molti. Amos (1 lett.) chiama a conversione “gli spensierati di Sion” e quelli dei nostri paesi ricchi che tuttora ostentano spesso la loro opulenza umiliando i poveri.  Anche il passo di Luca ci offre uno squarcio sulla realtà di allora e di oggi: il ricco epulone (= uno che banchetta)e Lazzaro ( = Dio aiuta). Il primo non è persona cattiva o violenta ma è cieco poiché non sa vedere il prossimo bisognoso che gli sta accanto! Ed è pure sordo perché non sente la voce di Mosè e dei profeti (di Dio) che parlano chiaramente! E’ semplicemente chiuso nel suo mondo di lusso e di piaceri mentre Lazzaro è malato e senza risorse.

La situazione non tarda  però a capovolgersi. Ed è qui che si parla di abisso tra il “seno di Abramo” dove Lazzaro gode finalmente la felicità ed il ricco nel “luogo” della disperazione. Tale abisso esisteva già prima  tra i due mondi: la ricchezza (in sé buona) male usata è fonte di separazione … di odio e di  emigrazioni, di guerre anche oggi. Nel 2000 le nazioni ricche all’ONU si erano impegnate a sconfiggere la povertà entro il 2015. A due anni dalla scadenza 925 milioni sono ancora affamati. La crisi economica (e morale) dei nostri giorni non ha fatto che costruire l’abisso anche tra la nostra gente: chi ha perso il lavoro deve costatare spesso l’indifferenza di chi potrebbe intervenire e non lo fa . Per fortuna non è tutto così: un numero crescente di persone normali e anche benestanti sta creando comunione fraterna condividendo risorse materiali e morali esistenti o realizzate dalla fantasia della carità … Che il Signore un giorno non debba ripetere anche per noi : “tra noi e voi è stabilito un grande abisso!”