“Ragazzo, dico a te, alzati”

La liturgia ci riporta al “tempo per annum” il tempo cioè del cammino ordinario, feriale,in cui siamo invitati a incarnare il Vangelo.

Anche Gesù sta percorrendo una delle strade palestinesi  con la folla che lo segue come tante  altre volte, ma per lui anche le situazioni più umili e normali diventato uniche:  il suo “corteo” di gente assetata di guarigioni, ma anche di verità incontra un altro corteo  di persone immerse nel dolore di chi vive il lutto più triste e ingiusto come quello di una vedova per l’unico figlio  deceduto. 

Gesù viene dal Cielo, ma   incarnandosi si è fatto vero uomo nel senso pieno del termine come anche questo episodio dimostra: Egli non è mai indifferente di fronte alla sofferenza umana  ed ora davanti ad una madre che piange la morte del figlio prova grande compassione: (è commosso fino alle viscere) e si identifica con chi soffre fino a sentire come propria quella situazione! 

Ma ciò non basta a Gesù, egli non può fermarsi ad un sentimento pur forte di solidarietà: si mette all’opera e compie quanto è in suo potere. Il Padre gli aveva affidato la vita da ridonare all’umanità perduta e compie dunque il miracolo della rianimazione di quel giovane come segno della vita nuova ed eterna che darà a tutti noi nel tempo stabilito dal Padre.

Intanto comanda ai discepoli di allora e di oggi: “Andate e predicate il vangelo a tutte le creature …”  e ancora “Voi siete il sale della terra … la luce del mondo” un comando che il Signore oggi rinnova ai nostri preti novelli,  ma anche a tutti noi: andate “nelle periferie del mondo” fatevi carico di ogni tribolazione e ridate speranza a chi l’ha perduta.  A volte un piccolo intervento o anche solo una presenza vera può sbloccare situazioni negative e ingiuste. Un gesto di  aiuto  anche nascosto  o un atto di perdono a chi ha sbagliato può capovolgere un’ intera esistenza . Gesù Buon Pastore può anche oggi far risorgere tanti, quando trova qualcuno pronto a giocare la propria vita su di Lui  come ha fatto don Puglisi  e tanti altri.    “Ragazzo, dico a te, alzati!”