“Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”

Le donne vanno al sepolcro per onorare il corpo del Signore.  Il loro è un gesto di tenerezza e di fedeltà al Maestro. E lì, nel luogo della morte, sono raggiunte dalla domanda che ribalta la loro vita: “Perché tra i morti cercate colui che è vivo?”

Gesù di Nazaret, che nella libertà e per amore, ha donato la propria vita, ha vinto la morte; anzi è il vivente: non tornato –cioè – alla condizione di prima ma entrato nella vita di Dio in modo permanente.

La Pasqua cristiana è lasciarsi sorprendere dall’inaudita novità del Signore risorto: una meraviglia inimmaginabile. È credere che la vita donata nella forma della croce (ognuno ha la sua) è vittoriosa – anche quando tutto, intorno, sembra smentire questo annuncio.    È continuare a cercare il Signore per trovarlo attraverso la memoria delle sue parole.

La Pasqua riaccenda nel nostro cuore la lieta passione di annunciare: “Cristo, mia gioia, è risorto!”