LASCIALO ANCORA QUEST’ANNO 

 Pressante appello alla conversione e racconto della parabola del fico sterile: questo ci consegna il vangelo nella terza domenica di Quaresima.

Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. Di fronte a fatti di tragica attualità (un fatto politico-militare e un incidente), non è questione di mettersi a giudicare gli altri quanto di lasciarsi interpellare in vista di un personale cambiamento. La conversione è un atteggiamento che investe tutta la vita, che sa andare alla radice di comportamenti sbagliati e che non può essere rimandato. Ciascuno sa – se si esamina alla luce del Vangelo – in quali ambiti è necessaria la conversione.

Lascialo ancora quest’anno. Cristo narra l’amore e la pazienza di Dio, anche di fronte alle situazioni più ‘disperate’ e lascia a Dio il giudizio. La pazienza è aprire futuro, dare credito, accordare tempo perché si approfitti di questo tempo. Un bel testo di un antico scrittore cristiano ci può aiutare: “Quale immensa pazienza in Dio! Sebbene Dio sia amareggiato dalle nostre continue offese, preferisce serbare pazienza a lungo, sopportando e indugiando con clemenza perché l’uomo, dopo essersi compiaciuto in sbandamenti e mali contagiosi, ritorni a Dio” (CIPRIANO DI CARTAGINE)