Venite e vedrete.    

“Ecco l’agnello di Dio. Così Giovanni presenta a due suoi discepoli Gesù che passava. L’espressione misteriosa e carica di significati sacrificali fa scattare nei discepoli il proposito di seguire Gesù. C’è un dialogo essenziale tra i due discepoli e Gesù. “Che cosa cercate?” dice Gesù. “Maestro dove dimori?” dicono i due discepoli. Si arriva immediatamente a una conclusione che Gesù sintetizza così: Venite e vedrete. Alla scuola di Gesù l’essere discepoli si struttura in due momenti: L’ andare dietro a Gesù (che a sua volta comporta il lasciare padre e madre, il rinnegare se stesso, il prendere la propria croce, ecc. ) e il fare un’esperienza di lui (Vi ho dato l’esempio perché come ho fatto io facciate anche voi) Anche noi se vogliamo diventare discepoli con la radicalità originaria che Gesù ha chiesto ai dodici possiamo soltanto raccogliere l’ invito originario: Venite e vedrete . Andiamo dietro a lui lasciando ciò che è di impedimento e portando la nostra croce, attenti a non restare bloccati sotto il suo peso. Impariamo da lui, come i bambini, per imitazione. E’ il modo di imparare più originario e più radicale. Venite e vedrete.