Con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Il quadro di riferimento del brano si muove, come domenica scorsa, in un contesto di polemica con i farisei. Questo non impedisce a Gesù però di comunicare agli ascoltatori insegnamenti fondamentali. Il mistero di Dio, la Trinità, è relazione. Se la radice da cui tutto prende vita è relazione vuol dire che la relazione (con Dio e con gli uomini) è lo spazio fondamentale dell’esperienza umana e religiosa. Proprio perché nella relazione l’uomo si gioca la dimensione più importante della sua vita, Dio gli chiede di agirla con tutto il cuore, con tutta l’ anima e con tutta la mente. Mettendo insieme i due comandamenti (quello dell’amore a Dio e quello dell’amore agli uomini) diventa chiaro che il fratello è la strada maestra per andare a Dio. Noi amiamo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente quando amiamo il fratello. Giovanni infatti dirà nella sua prima lettera che non possiamo amare Dio che non vediamo se non amiamo il fratello che vediamo. Questa settimana proviamo ad amare Dio amando il fratello stando attenti anche al “come”: Con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.