Colui che mangia me vivrà per me. Gesù vive la dimensione trinitaria, l’uomo la dimensione creaturale. Il fare la comunione è un’esperienza così forte del divino che “un po’ di Trinità” succede nella vita del cristiano. Giovanni dice: Come il Padre che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Mangiare l’Eucarestia vuol dire che Io prendo Gesù: le sue parole, il suo stile, la sua visione dell’uomo e della vita e con la sua forza vivo in riferimento a Lui come Lui ha vissuto in riferimento al Padre. Meditare questa pagina ci costringe a rifondare la nostra Eucarestia in una fedeltà più attenta all’originario progetto di Gesù. Non possiamo andare avanti tranquillamente a fare una cosa così “divina” senza renderci conto che ogni volta succede “troppo poco” nella nostra vita. Chi mangia me vivrà per me. Come vivere questa frase perché cambi il nostro modo di vivere l’Eucarestia? Facciamo diventare l’Eucarestia non un momento rituale in senso riduttivo ma un altro modo di vivere la vita.