Gesù racconta una parabola, la parabola della porta, che egli stesso spiega con queste parole: Io sono la porta delle pecore. Nella vita c’è un dentro e c’è un fuori, il recinto delle pecore e il pascolo. Gesù è il passaggio obbligato di questo dinamismo del quotidiano delle pecore perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. La porta non è un muro dove non si passa mai né un varco dove si passa sempre. La porta può essere chiusa o aperta, dice una possibilità di passaggio frutto di una scelta e di una fatica. La parabola della porta racconta una verità fondamentale della vita cristiana che S. Paolo esplicitava con queste parole:Sia che viviamo sia che moriamo noi siamo del Signore. Gesù è il riferimento e il criterio fondamentale per ogni scelta. Questo ci garantisce la vita e una vita abbondante. Sul piano pratico passare dalla porta che è Gesù vuol dire capire una cosa fondamentale: l’abbondanza del pascolo non consiste in una facilitazione della vita che rimane complicata per tutti. L’abbondanza del pascolo sta tutta in un’identificazione con Gesù che ti mette dentro una forza divina nell’affrontare le cose. Chi vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. La frase che vogliamo ricordare questa settimana è: Io sono la porta delle pecore.