La pace è un bene molto fragile. Sempre di più si parla di “tempi di pace”, come se non esistesse una pace duratura. I i periodi di pace, infatti, sono sempre più brevi rispetto a quelli di guerra. Gli uomini, ogni volta che escono da un conflitto, si ripetono “mai più la guerra!”. Poi, però, in fretta se ne dimenticano e ritornano a combattere.
Gesù assicura ai suoi discepoli la pace. È il primo dono che fa a loro da Risorto. È una pace diversa da quella del mondo perchè non dipende dalle circostanze ma dalla sua presenza. Il cuore può subire turbamenti – anche Gesù li ha attraversati – ma la pace non può venir meno.
Dove Gesù ha trovato la pace? Nell’amore inossidabile del Padre. Dove i discepoli hanno trovato la pace? Nell’amore inossidabile di Gesù. La pace, pertanto, è qualcosa di interiore, di intimo, che niente e nessuno potrà mai rubare.
La pace del cuore è la cartina tornasole del nostro essere veramente inabitati da Dio. Quando siamo “in guerra” è molto probabile che siamo soli, che stiamo puntando di noi stessi, che stiamo percorrendo le nostre strade. La pace ha un nome solo: è Gesù in noi!