«Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi». Gv 15,9-17.  Dalla serie: viene prima l’uovo o la gallina? Credo che ce lo chiediamo tutti: fino a che punto la nostra volontà è davvero decisiva? Ciò che accade nella nostra storia è predeterminato o è frutto della nostra libera iniziativa? Non è una questione di poco conto. Possiamo pensare così di tutto quello che facciamo. In un matrimonio quanto una persona sceglie l’altra in maniera autonoma? Come si fa a determinare chiaramente chi ha veramente deciso? Ci verrebbe da dire insieme. Ed è così. Però c’è sempre qualcuno che è stato più decisivo dell’altro… La nostra fatica sta tutta nell’esasperazione della centralità dell’individuo! Crediamo che una persona è davvero compiuta nella misura in cui si autodetermina in tutto. È una grande menzogna. Ogni uomo è, per natura, dipendente da altri. Non c’è nulla che facciamo senza alcun condizionamento. Noi siamo l’interazione con tutto il mondo che ci circonda. È bello riconoscere come le nostre scelte siano strettamente collegate agli influssi e alle interferenze degli altri. Noi siamo il nostro io, i nostri genitori, i nostri fratelli, i nostri amici, i nostri professori, i nostri modelli… Noi siamo relazione con Colui che ci ha amato e ci ha creato. I legami non tolgono la libertà ma la fanno sussistere. Buona giornata