«Se questo piano o quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli». At 5,34-42. È da duemila anni, circa, che l’annuncio del Vangelo risuona per le vie del mondo. Preferisco parlare di Vangelo piuttosto che di cristianesimo. Il Vangelo ha una spinta spirituale tale che non mai nessuna cultura, nessuna generazione, nessun popolo, potrà definire e circoscrivere dentro contorni troppo netti. Il cristianesimo è legato a situazioni, a circostanze, a filosofie e, pertanto, porta in sè limiti oggettivi. Il fatto stesso che il cristianesimo può essere cattolico, ortodosso e protestante, la dice lunga su questa dimensione… Il vangelo sfugge a tutte le ideologie. Non rompe con nessuno e, insieme, non si sposa con nessuno. È sempre superiore. È come una spinta permanente al di più! Tutto il dibattito che si sente sulle correnti conservatrici o progressiste della Chiesa fanno sorridere… Ogni riduzione del Vangelo ad una parte è immediatamente un suo tradimento. Semplicemente perchè Gesù ha annunciato il Vangelo come via di unità e non di divisione. Viviamo in un tempo dove una certa forma di cristianesimo è oggettivamente in crisi. Non è un problema. L’importante è che il Vangelo continui ad essere annunciato. Niente riuscirà a spegnerne l’eterna novità! Buona giornata