«Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza». Gv 3,31-36. Gesù parla di sè, della sua origine divina. La sua è una vera e propria rivelazione. Egli racconta del cielo, del Padre, di Dio. Parla di cose viste e udite. È chiaro che sembrano, agli orecchi di chi ascolta, cose incomprensibili. D’altra parte, ciò che viene dalla terra è terra e ciò che viene dal cielo è cielo. Non si possono passare al vaglio della ragione umana le Parole di Gesù: è impossibile comprenderle. Occorre accoglierle, accettarle, proprio nel loro essere altro. Gesù, quando parla di cose della terra, non esprime mai idee strampalate, contraddicendo la natura. Quando parla della terra è totalmente conforme alle dinamiche delle cose della terra. Quando parla delle cose del cielo è totalmente conforme alle cose del cielo. È un altro pensiero, è un’altra logica. Se vogliamo entrare nel pensiero del cielo non possiamo che sposare il suo linguaggio e farlo nostro. Perchè? Perchè ci fidiamo che Lui viene dal cielo e del cielo parla con cognizione di causa. Altrimenti, unica possibilità che ci è data, è rimanere della terra… ma il nostro cuore non ci darà pace! Siamo fatti per il cielo… Buona giornata