«Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo». At 5,17-26. Capita sempre così: più si inasprisce la repressione e più la ribellione diventa efficace. Hanno ucciso Gesù perchè volevano far tacere la sua voce. Risultato: la sua voce si è diffusa in tutto il mondo! Hanno imprigionato gli Apostoli per evitare che annunciassero il Vangelo. Risultato: nelle piazze non si parlava altro che di loro. Hanno martirizzato testimoni del vangelo in tutto il mondo. Risultato: il loro sangue è diventato seme fecondo di nuovi cristiani. I regimi che opprimono la voce cristiana nei loro territori non ottengono altro che la loro amplificazione. Mi dicono che sia così anche in natura: se si potano troppo le piante, la germinazione nella primavera successiva, sarà il doppio di quella passata. Se si fa una selezione troppo massiccia di una categoria di animali, questi, per evitare l’estinzione, si moltiplicano a dismisura. Chi è infiammato della vita di Cristo non si lascia spegnere in alcuna maniera. Il mondo può imprimere privazioni ai corpi ma non allo spirito che, invece, soffia dove vuole, senza possibilità di repressione. La contrarietà e l’opposizione sono il sale dell’annuncio: non amiamo troppo il consenso! Potrebbe significare l’annacquamento della potenza del Vangelo. Buona giornata