«Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga». 1Cor 11,23-26. La Pasqua è una festa che ha origini da un fatto ben preciso: Mosè, dopo aver compiuto atti prodigiosi davanti al Faraone per convincerlo a lasciar partire il popolo d’Israele, incarica ogni famiglia a radunarsi nelle proprie case e a mangiare un agnello arrostito. Nella notte sarebbe passato il Signore – letteralmente “avrebbe fatto pasqua” – e finalmente il Faraone avrebbe concesso libera uscita a Israele. La Pasqua cristiana scaturisce dalla scelta di Gesù di radunare insieme i suoi discepoli per mangiare insieme la cena. Sarebbe stata l’occasione per annunciare la sua Pasqua, ossia il suo passaggio dalla morte alla vita, la sua risurrezione. Anche oggi noi cristiani ci troviamo attorno alla mensa. San Paolo ci dice che il motivo del nostro trovarci è legato all’attesa di un nuovo passaggio del Signore. Significa che Dio non smette di fare irruzione nella nostra vita. La celebrazione dell’eucaristia non è una semplice ripetizione di un gesto del passato ma è la stessa attesa di salvezza che avevano gli ebrei nel momento in cui attendevano il passaggio del Signore… la stessa che aveva Gesù nell’attendere la vita dal Padre… La vita di fede è un mangiare attendendo… un già e un non ancora… Buona giornata