L’uomo giudica la realtà a partire dalle esperienze che fa. La scienza è giudicata credibile proprio perchè è fondata su prove sperimentali ben precise. Significa, quindi, che la nostra conoscenza è fondata sul passato. Solo ciò che è stato è sicuramente vero. Ciò che sarà, o sarà copia di ciò che è già stato, o non è detto che sarà.
Ebbene, la Parola annuncia qualcosa che stravolge questa logica: Dio fa una cosa nuova, mai pensata, mai immaginata. Ciò che viene da Dio è qualcosa che l’uomo non concepisce. La storia è piena di cose nuove che, solo successivamente, l’uomo ha riconosciuto e fatto sue. La bellezza della vita sta in ciò che sorprende.
Israele non immaginava di poter tornare alla propria terra. San Paolo dimentico delle cose passate, proteso proteso verso ciò che gli sta di fronte, corre verso la mèta. L’adultera del Vangelo, inesorabilmente condannata a morte dalla Legge sperimenta una possibilità nuova che è la misericordia.
Camminando verso la Pasqua siamo chiamati ad abbandonare i nostri modi di pensare legati alla nostra storia e alle nostre abitudini. Dio desidera fare anche per noi cose nuove. Le fa anzitutto dentro di noi, nel nostro cuore. Se così sarà, anche fuori di noi tutto sarà nuovo!