«L’uomo dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce». Gesù parla in parabole. Usa il linguaggio del creato per decifrare il pensiero del Creatore. Gesù non ama i concetti, ama la realtà. Le idee sono spesso e volentieri pensieri che scadono in ideologie. La realtà è quella che è, innegabile, evidente, interrogante pure. Gesù chiede a chi lo segue di guardare il seme: ciò che succede vede l’uomo semplice spettatore di un accadimento che lo supera. C’è qualcosa nella creazione che ci attesta che l’uomo non è l’artefice di tutto. Questa cosa spalanca domande, interrogativi, mai evasi fino in fondo. La domanda è uno splendido punto di partenza per la ricerca: l’importante è mai staccarci dalla realtà. La fede è un problema grosso per l’uomo moderno perchè lo smarca dal suo voler essere artefice solitario del proprio destino: c’è qualcosa, invece, che gli sfugge… Ciò che sfugge reclama una fiducia, una gratitudine, un riconoscimento di  un Altro. Ogni giorno abbiamo molteplici occasioni per riconoscere l’azione di Dio: la salvezza consiste nella resa. La dannazione, al contrario, consiste nell’arrovellarsi e nell’intestardirsi considerando la gestione della realtà totalmente nelle sole proprie mani! Lasciamo fare un po’ a Dio… Buona giornata