«A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole». Mc 4,1-20. Mi capita di dire questa cosa: “A me non sembra più di aver bisogno di credere: le cose le vedo, mi appaiono come evidenze schiaccianti”. Riconosco che possono risultare parole un po’ presuntuose… ma assicuro che non posso vantare alcun merito! Se il Vangelo mi si presenta davanti agli occhi come una realtà tangibile non è certo perchè possiedo delle doti particolari ma solo perchè il Signore mi ha accordato questa grazia spropositata. Gesù lo dice esplicitamente ai discepoli: a voi è dato di conoscere il mistero! Cioè: se entri in amicizia intima con Gesù, ciò che è nascosto viene alla luce. Gesù non è geloso delle cose che conosce: le partecipa ai suoi amici con assoluta spontaneità. È vero, però, che chi sta fuori da un rapporto di amicizia con lui tutto appare come criptato. Trovo moltissimi credenti che vivono la loro fede come una adesione alla cieca: della serie “anche se non capisco credo!”… Vorrei poter testimoniare che la questione nodale non è legata al capire ma al vivere una relazione! È l’esperienza di una amicizia intima con Gesù che è capace di disvelare il senso della realtà… Buona giornata