«Giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo». Mc 3,31-35. In forza della nostra devozione mariana, facciamo fatica a comprendere le famose parole di Gesù rivolte alla Madre e ai parenti: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Gesù sembra prendere le distanze dai legami di sangue con parole che contraddicono anche le forme più basiche dell’onore e del rispetto da avere verso i parenti e, in modo particolare, verso la mamma… Eppure, è giusto che ci lasciamo provocare! Se Gesù le ha pronunciate c’è qualcosa di significativo. Nel suo vangelo,  Luca più volte sottolinea il progressivo venire alla fede di Maria: «serbava tutte le cose meditandole nel suo cuore». Nel versetto sopracitato si dice che Maria e i fratelli “stavano fuori”, come se volessero marcare una differenza dai discepoli di Gesù. Anche qui c’è da dire un nuovo “sì”! La grandezza di Maria sta proprio in questo dire “sì” davanti ad ogni chiamata! Maria arriverà sotto la croce ad assumere una maternità universale: non solo mamma di Gesù ma di tutti coloro che Gesù avrebbe unito a sè! Maria non “rimane fuori” ma entra dentro l’azione salvifica del Figlio partecipandovi con tutta se stessa! Meraviglioso! È questo giocarsi di Maria che ci deve innamorare sempre di più! Buona giornata