«Porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori» Eb 8,6-13 Dio ha provato molte volte e in diversi modi a stabilire un rapporto fedele con l’umanità. Ha creduto oltre ogni evidenza che l’uomo potesse essere fedele come Lui. Così non è avvenuto. L’uomo non sa essere fedele: è una canna sbattuta dal vento dei sensi e delle passioni. Dio però rimane fedele perchè non può rinnegare se stesso! Fino alla fine tenta l’avventura del per sempre coinvolgendo l’umanità. In Gesù avviene qualcosa di straordinario: la carne dell’uomo viene completamente immersa nella divinità di Dio! La mente e il cuore dell’uomo, immerse nella vita di Gesù, si impregnano di Lui. L’alleanza con Dio non è più un fatto esteriore ma interiore! A Dio non si obbedisce più come ad un padrone ma come a un padre! Il bene, la giustizia, la bontà, non sono virtù che si avvertono come linguaggi avulsi dalla vita ma come qualcosa di corrispondente al vero desiderio del cuore. Tutte queste dimensioni, nel momento che sono immerse nella vita di Gesù, assumono i tratti della familiarità, della bellezza, della necessità. Chi ha conosciuto Cristo non può non sentire il Vangelo come naturale espressione del suo cuore… meraviglioso! Buona giornata