«Tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto». Io in maniera molto tenue, mio padre e mia madre in maniera molto accentuata, abbiamo ricevuto una educazione religiosa improntata sul merito: “Dio ti vede: ricordati che premia i buoni e castiga i cattivi”! Su quest’onda ne è derivata una vita di fede alimentata dalla paura e dal timore. La Chiesa forniva una serie di dettami da seguire: la trasgressione aveva come conseguenza la punizione divina. Ecco: forse una visione di questo genere non ha aiutato molto a creare un rapporto filiale con Dio… piuttosto ha ingenerato sensi di colpa e ansietà non indifferenti. La “scoperta” del volto paterno di Dio, grazie ad una lettura più approfondita del Vangelo, ha certamente alleggerito la tensione ingenerando una serenità maggiore e una confidenza filiale più consona all’insegnamento di Gesù. Tutto questo non toglie la verità per cui tutto è nudo e scoperto agli occhi di Dio di come viviamo e di che cosa decidiamo! Delle nostre scelte dovremo rendere conto, nel senso che dovremo spiegare il perchè le abbiamo fatte… mi sembra una cosa doverosa che depone a favore della serietà della nostra libertà! Non c’è da aver paura di Dio ma di perdere la vita in scelte superficiali assolutamente sì! Buona giornata