«Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno». Chi fa sport sa molto bene che se non si allena ogni giorno con costanza e regolarità, fa in fretta a perdere l’allenamento. La stessa cosa è per chi impara una lingua straniera: se non la esercita presto dimentica i vocaboli e, poi, la parlata. Identicamente è per la vita nello spirito: se non si ha metodicità nel silenzio, nella preghiera e nell’ascolto della Parola è presto persa la sensibilità che fa cogliere la presenza di Dio nella quotidianità. Per questo la Lettera agli Ebrei sollecita ad esortarci a vicenda nella vita di fede: la noia, la ripetitività, la pigrizia, fanno in fretta a mettere fuori gioco la vivacità spirituale. Quante persone mi hanno confidato di aver vissuto momenti di grande intensità spirituale, abbandonata poi per aver ceduto alla routine del tran tran quotidiano… Non mi piace usare il linguaggio precettistico dove si impone, sostanzialmente, l’obbligo alla Messa domenicale e alle pratiche sacramentali ordinarie, però, non disdegno il linguaggio della disciplina: se uno vuole ottenere risultati non può assolutamente essere mediocre! Deve per forza darsi degli obiettivi che vanno sempre oltre la sua confort zone… lo scopo è superare costantemente il limite! La spiritualità non la si possiede per genetica ma per pratica… Buona giornata