Tutti vorremmo che, in ogni situazione, la nostra volontà si realizzasse. Vorremmo che quello che diciamo fosse ascoltato, quello che facciamo fosse apprezzato, quello che comandiamo venisse eseguito. Fin da piccoli combattiamo la nostra battaglia per realizzare i nostri desideri, ciò che ci sembra buono e giusto.
Il fatto è che ogni uomo ha nel cuore questo desiderio e, inevitabilmente, i desideri e le volontà sono differenti gli uni dagli altri: per questo si trova ad avere a che fare con tante opposizioni e contrasti. C’è chi è più tenace e c’è chi è più arrendevole: ma per tutti è una grande lotta!
Nel mandato al profeta Ezechiele, Dio è chiarissimo: il compito non è quello di cercare mediazioni e di lavorare per un consenso allargato! Il compito è solo quello di annunciare la sua Parola, sia che venga accolta sia che venga osteggiata. Ezechiele non deve occuparsi della realizzazione della volontà di Dio, solo farla conoscere!
Anche nel Vangelo ci viene raccontato che Gesù annuncia il Vangelo in un contesto ostile. Sappiamo benissimo che l’esito della missione non è stato così performante: la morte in croce è stata la conseguenza della sua opera… Quindi? Qual è il nostro compito? Annunciare! Il Signore porterà a compimento il suo Regno come vuole e quando vuole!